Il 20 e 21 settembre 2025 scenderemo in campo per il World Clean Up Day, la più grande mobilitazione globale dedicata all’ambiente. In Italia, l’evento è guidato da Let’s Do It! Italy, che quest’anno lancia un messaggio preciso: “Waste Less When You Dress – Spreca meno quando ti vesti. Cambia il mondo, un vestito alla volta.”
Perché parlare di vestiti in una giornata di pulizia mondiale? Perché i vestiti sono ormai uno dei rifiuti più inquinanti e difficili da gestire. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), nel 2022 ogni cittadino europeo ha acquistato in media 19 chili di prodotti tessili (vestiti, scarpe e biancheria), due chili in più rispetto al 2019.
Nello stesso anno, abbiamo scartato circa 16 chili di rifiuti tessili a testa, per un totale di quasi 7 milioni di tonnellate in Europa.
Dove finiscono i nostri vestiti? Il dato è allarmante: l’85% dei rifiuti tessili finisce nei rifiuti indifferenziati, e solo il 15% viene raccolto separatamente. Una quota tra il 4% e il 9% degli articoli destinati al mercato europeo viene addirittura distrutta prima ancora di essere venduta. Con l’aumento dell’e-commerce, la situazione peggiora: circa un terzo dei resi viene bruciato o gettato via.
L’impatto ambientale della fast fashion è devastante. Il 20% dell’inquinamento idrico mondiale è causato dall’industria tessile (tinture e finiture). Ogni cittadino UE, per vestirsi, richiede in media 9 m³ di acqua, 400 m² di suolo e 391 kg di materie prime all’anno. Per quanto riguarda le emissioni? La moda genera circa il 10% delle emissioni globali di CO2, più di voli internazionali e trasporto marittimo messi insieme.
I tessuti sintetici rilasciano microplastiche: oggi più di 14 milioni di tonnellate sono già finite negli oceani.
E i paesi in via di sviluppo? La maggior parte dei vestiti raccolti separatamente non viene riciclata in Europa, ma esportata in Africa e Asia. Solo in Ghana arrivano 15 milioni di capi usati a settimana, trasformando il paese in una discarica tessile a cielo aperto, con gravi conseguenze sociali e ambientali.
Cosa sta facendo l’Europa? Dal 2025 in tutta l’UE sarà obbligatoria la raccolta differenziata dei tessili (in Italia è attiva già dal 2022).
La risposta del World Clean Up Day 2025. Let’s Do It! Italy ha scelto di portare questo tema al centro dell’evento: pulire non significa solo raccogliere rifiuti, ma anche cambiare abitudini quotidiane.
“Spreca meno quando ti vesti. Cambia il mondo, un vestito alla volta” è un invito a scegliere capi di qualità, vintage o di seconda mano, riducendo il consumo compulsivo.
“Strive for Five – Basta il 5% per cambiare tutto” ricorda che non serve che tutti cambino subito: è sufficiente una minoranza attiva per trascinare il resto della società.
Come partecipare? Il 20 e 21 settembre 2025, scuole, associazioni, aziende e cittadini saranno protagonisti in tutta Italia con attività di pulizia, swap party, laboratori di riciclo creativo e campagne digitali.
Visita il sito e scopri come partecipare nostro sito: www.worldcleanupday.it