Il 16 settembre si celebra il World Cleanup Day

Il 16 settembre si celebra il World Cleanup Day, la più grande azione civica di pulizia al mondo. 193 Paesi che, contemporaneamente, si rimboccheranno le mani armate di guanti per ripulire una spiaggia, un parco, una strada, una discarica illegale. Giunge alla sesta edizione l’attività coordinata in Italia da Let’s do It! Italy, con l’obiettivo di coinvolgere il 5 per cento della popolazione. Un’onda verde che nel 2021 ha coinvolto 8,6 milioni di persone, mentre nel 2022 14,8 milioni. La scorsa edizione, solo in Italia, sono stati oltre 450 mila i volontari che hanno partecipato alle azioni di pulizia.

Le associazioni sono il cuore pulsante del World Cleanup Day. Da Retake Italia a Cleanap. Da Venice Lagoon Plastic Free a Mottola Attiva. Da N’Sea Yet a Marevivo Veneto. Ed altre decine. A sostenere il World Cleanup Day anche molte amministrazioni comunali. Quest’anno il World Cleanup Day ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO-CNIU.

Crescono il contributo del volontariato aziendale e la sensibilità delle imprese alla sostenibilità ambientale. Tra quelle che aderiscono al World Cleanup Day figurano Decathlon, Leroy Merlin, Spontex, AWorld. L’appuntamento è sostenuto anche da partner internazionali quali UNESCO, UN-Habitat, Earth Day, Act4DSGs. Questa edizione è inoltre in collaborazione con la campagna #EUBeachCleanup.

Per ogni organizzazione che organizzerà un’attività di pulizia durante il World Cleanup Day, la startup Vaia pianterà un albero a Folgaria, sulle Dolomiti.

“La tutela dell’ambiente, la lotta ai cambiamenti climatici, alle plastiche e microplastiche nelle acque. Queste sono alcune delle battaglie che mettono assieme migliaia di persone. Il World Cleanup Day è un’occasione importante per fare squadra a difesa dell’ambiente. Per stare assieme dalla giusta parte. Per raccontare i nostri territori e lo scempio ambientale che li devasta ogni giorno. Dobbiamo fermare questo processo. Per farlo è necessario il contributo di quanti più cittadini vogliamo fare la propria parte. Il 16 settembre combattiamo assieme questa battaglia. Una risposta importante può dare una scossa anche ai decisori politici”. A dichiararlo è il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso.

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