Il 20 e 21 settembre 2025 l’Italia partecipa al World Cleanup Day, la più grande azione civica del pianeta dedicata alla cura dell’ambiente. Milioni di volontari in oltre 190 Paesi scenderanno in campo per liberare spiagge, parchi, strade e quartieri dai rifiuti. Un gesto semplice, ma di portata globale, che quest’anno si intreccia con una ricorrenza altrettanto significativa: la Giornata Mondiale della Pace del 21 settembre.
Due appuntamenti che, seppur nati in contesti diversi, condividono lo stesso messaggio: senza responsabilità collettiva non c’è futuro.
Così come la pace non può esistere senza giustizia e dialogo, un ambiente sano non può esistere senza la partecipazione dei cittadini.
Il richiamo è forte, soprattutto in un momento in cui il mondo è attraversato da conflitti drammatici: dal genocidio in Gaza alla guerra in Ucraina, fino alle tensioni che continuano a segnare il pianeta. La cura della terra e la costruzione della pace appaiono come due facce della stessa medaglia: non possiamo proteggere la vita se non difendiamo insieme persone e natura.
Il World Cleanup Day e la Giornata della Pace diventano quindi un’occasione per riaffermare un principio universale: pace e ambiente camminano insieme. Ripulire i luoghi che abitiamo non è solo un atto ecologico, ma anche un atto politico e culturale, un modo per dire che scegliamo la cooperazione invece della distruzione, la comunità invece della solitudine.
Il 20 e 21 settembre, quando migliaia di italiani si ritroveranno per raccogliere rifiuti nei parchi, nelle strade e nelle spiagge, il gesto avrà un valore doppio: proteggere l’ambiente e ribadire che senza pace non c’è futuro, così come senza un pianeta vivibile non c’è convivenza possibile.
Una chiamata che parte dai territori ma parla al mondo intero: lavorare insieme per un pianeta più pulito e per un orizzonte di pace è oggi l’unica via.