Oggi, come ogni 5 giugno dal 1974 si celebra il World Environment Day, cioè la Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Questa giornata è stata istituita nel 1972 dall’Assemblea Generale dell’ONU per sensibilizzare sulle tematiche ambientali e per attuare e appoggiare azioni concrete per il cambiamento. Ogni anno gli organizzatori scelgono un Paese simbolo per ospitare gli eventi principali e un tema specifico su cui incentrare gli eventi stessi.
Nel 2021 il paese ospitante è stato il Pakistan e la giornata era incentrata sul ripristino dell’ecosistema. Per “guarire” l’ambiente dai danni inferti, in quell’anno in Pakistan sono state opere di rimboschimento, di ripristino delle foreste e sono stati piantati alberi anche nelle zone urbane. In occasione del World Environment Day del 2021, inoltre, è stato lanciato il Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi. Nel 2022, invece, per celebrare il cinquantesimo anniversario della Conferenza di Stoccolma, è stata scelta la Svezia e l’argomento era la promozione di una società sostenibile e rispettosa della natura.
Quest’anno ad ospitare gli eventi principali sarà la Costa D’Avorio e il tema centrale su cui tutti i paesi dovranno riflettere sarà l’inquinamento da plastica, l’hashtag infatti è: #BeatPlasticPollution.
Ma perché è così importante questo argomento?
La plastica è un materiale altamente inquinante, prodotto da derivati del petrolio, gas naturale o carbone e rilascia sostanze molto dannose per l’ecosistema. Eppure, nonostante questa consapevolezza e il desiderio da parte dei governi di eliminare i prodotti in plastica monouso, il suo utilizzo è in continua crescita. L’inquinamento da plastica deriva sia dalle macroplastiche, ossia dai detriti di plastica più grandi, che dalle microplastiche, cioè le piccole particelle derivanti dalla degradazione di oggetti (come pneumatici o tessuti) a causa degli agenti atmosferici. Il “Global Plastics Outlook” parla di 460 milioni di tonnellate di plastica prodotte nel mondo nel 2019 di cui solo il 9% correttamente riciclato, contro il ben 22% disperso in ambiente, lasciato in discariche abusive o bruciato.

Dal 2020 la situazione non è migliorata. Il Covid-19 ha fatto aumentare ulteriormente i rifiuti in plastica a causa degli imballaggi alimentari da asporto, delle attrezzature mediche e delle mascherine. Il problema principale, quindi, è rappresentato da una raccolta e uno smaltimento dei rifiuti plastici completamente sbagliati.
Come possiamo inquinare meno?
Per combattere l’inquinamento da plastica, i Paesi non devono solo ridurne la produzione a favore di alternative più rispettose dell’ambiente, ma devono anche migliorare la gestione dei rifiuti e aumentare il riciclaggio. Governi e aziende devono fare la loro parte ripensando l’economia in chiave circolare, riutilizzando e riciclando i materiali per estendere il più possibile la vita dei prodotti riducendo al minimo i rifiuti.
Anche tu puoi fare la tua parte!
Come?
- Non utilizzando prodotti in plastica monouso;
- Riciclando correttamente la plastica che non puoi fare a meno di usare;
- Raccogliendo tutti i rifiuti in plastica dispersi in ambiente e riciclarli correttamente;
Per contribuire alla riduzione dell’inquinamento da plastica e non, partecipa al World Cleanup Day! Dal 16 settembre al 1 ottobre avrai l’opportunità di organizzare un’azione di pulizia oppure partecipare ad un già programmata. Solo insieme possiamo fare la differenza per l’ambiente!